Dott.ssa Giuliana Felici

PSICOLOGA E PSICOTERAPEUTA

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Le Metafore nella Terapia…

 

C'era una volta un contadino cinese, era molto povero, per vivere lavorava duramente la terra con l'aiuto di suo figlio, ma possedeva il grande dono della saggezza.

Un giorno il figlio gli disse:

- Padre che disgrazia, il nostro cavallo è scappato dalla stalla!

- Perché la chiami disgrazia? rispose il padre!

- Aspettiamo e vediamo cosa succederà nel tempo!

Qualche giorno dopo il cavallo ritornò portando con sè una mandria di cavalli selvatici.

- Padre che fortuna! Esclamò questa volta il ragazzo.

Il nostro cavallo ci ha portato una mandria di cavalli selvatici.

- Perché la chiami fortuna! rispose il padre. Aspettiamo e vediamo cosa succederà nel tempo.

 

Qualche giorno dopo, il giovane nel tentativo di addomesticare uno dei cavalli, venne disarcionato e cadde al suolo fratturandosi una gamba.

- Padre che disgrazia, mi sono fratturato una gamba.

Ma anche questa volta il saggio padre sentenziò:

- Perché la chiami disgrazia? Aspettiamo e vediamo cosa succede nel tempo.

Ma il ragazzo per nulla convinto delle sagge parole del padre, continuava a lamentarsi nel suo letto.

 

Qualche tempo dopo, passarono per il villaggio gli inviati del re con il compito di reclutare i giovani da inviare in guerra.

Anche la casa del vecchio contadino venne visitata dai soldati reali, ma quando trovarono il giovane a letto, con la gamba immobilizzata, lo lasciarono stare per proseguire il loro cammino.

Qualche tempo dopo scoppiò la guerra e molti giovani morirono nel campo di battaglia, il giovane si salvò a causa della sua gamba zoppa.

 

Fu così che il giovane capì che non bisogna mai dare per scontato né la disgrazia né la fortuna, ma che bisogna dare tempo al tempo per vedere cosa è bene e cosa è male.

 

Durante una seduta una mia cliente ebbe un insight e le venne in mente questo racconto, che aveva letto nei giorni precedenti. Questa riflessione, ricalcava alcuni pensieri emersi nel corso del lavoro di E.M.D.R., facilitando quello che la Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) chiama “ristrutturazione”, che l’Analisi Transazionale chiama “decontaminazione”, che la Mindfulness chiama “consapevolezza del momento presente”, potrei citarne ancora altre, ma nonostante i modelli ed approcci possano variare, ciò che conta è la possibilità che la persona in terapia sia nel Qui e Ora, per trovare pace ed entrare in una dimensione di accoglienza di sé, dell’altro e della Vita.

Questo è il Saluto che Faccio al 2020, così doloroso eppur prezioso e l’Augurio per il 2021, che possiate vivere ogni attimo dando “tempo al tempo per vedere cosa è bene e cosa è male”!

 

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